Cosa Fare
Sentiere e esperienze in Val d'Orcia
Sentiero dell’Arte e dell’Anima
Nasce il “Sentiero dell’Arte e dell’Anima”, un percorso caratterizzato da installazioni artistiche dei maggiori scultori del panorama internazionale del XX secolo per ammirare l’arte maggiore: la natura e il paesaggio.
Una nuova esperienza di conoscenza e scoperta del territorio, che passa per l’arte e per la bellezza dei luoghi: 28 panchine, sculture in pietra di travertino interpretate da grandi artisti “spuntano” dalla terra, per contemplare e meditare la straordinaria e immensa bellezza del paesaggio.
Un “pellegrinaggio 4.0“, lungo circa 2,5 km, firmato da artisti del calibro di Giò Pomodoro, Pietro Cascella, Mattew Spender, Jean- Paul Philippe, Justin Peyser, Joe Tilson, Mauro Berrettini, Riccardo Grazzi e molti altri. Tutti grandi interpreti protagonisti in numerose personali in gallerie e spazi prestigiosi.
Tutti insieme, riuniti in un’unica straordinaria collezione di 28 elementi che la Fondazione FUR, la Fondazione Urs Rechsteiner ha voluto donare alla Città di Pienza. Comune di Pienza e Fondazione FUR hanno firmato una convenzione ad hoc, insieme ai cittadini pientini proprietari dei terreni che hanno accolto le sculture.
È una storia d’amore per l’arte e la cultura che incontra la terra toscana quella del fondatore della Fondazione FUR, Mr. Urs Rechsteiner, un uomo svizzero che da 30 anni ha scelto la Toscana come luogo in cui trascorrere alcuni mesi all’anno e contribuire, attraverso la sua fondazione, con sede a Montepulciano (Siena) e senza scopo di lucro, alla valorizzazione del territorio e del paesaggio.
Il taglio del nastro del “Sentiero dell’Arte e dell’Anima” avverrà sabato 9 marzo, alle ore 11.00, a margine dell’evento dedicato alla presentazione di questa grande novità per il territorio pientino, una nuova proposta di conoscenza e di esperienza del territorio che passa per l’arte contemporanea. L’evento si svolgerà in piazza Pio II, e in caso di meteo avverso, presso la chiesa di San Francesco in corso il Rossellino. L’evento sarà introdotto dall’esibizione dei musicisti e compositori Michele Franzini e Christian Grosselfinger.
Interverranno oltre al Sindaco Manolo Garosi, il fondatore e presidente della fondazione FUR, Urs Rechsteiner, il vice sindaco Gianpietro Colombini, l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Lizzi, il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Stefano Scaramelli, il Vescovo Augusto Paolo Lojudice, il Soprintendente alle Belle Arti, Gabriele Nannetti. Interverranno inoltre alcuni degli artisti autori delle sculture e lo storico dell’arte Marco Ciampolini, che ha stimato la collezione di opere d’arte attribuendole un valore superiore ai 600 mila euro.
È stato invitato a partecipare il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. L’evento sarà presentato dalla giornalista Maria Cava, curatrice del progetto.
Lungo il nuovo “Sentiero dell’Arte e dell’Anima”, percorrendo il sentiero, il visitatore incontra anche il “Guardiano della Valle”.
Può una valle come Val d’Orcia non godere dello sguardo protettivo di un guardiano?
Il guardiano è seduto su una grossa roccia. Si tratta di una statua rivestita in malta cementizia alta 4 metri.
La sua immagine imponente trasmette forza, coraggio e protezione.
Il suo sguardo mira la valle e verso l’infinito. Il guardiano della valle è un soggetto senza tempo proveniente dal passato più lontano e che conosce già il futuro. È il super eroe dei “pellegrini” che incrocia le anime più disparate ma tutte incuriosite dalla nuova maestosa figura che siede in uno dei paesaggi più belli del mondo.
L’opera è stata ideata e realizzata dalla società leader per la realizzazione di scenografie Corto Circuito, dall’imprenditore Lorenzo Nisi e dall’artista Antonio Borrelli.
La collezione di 28 panche d’artista è composta dai seguenti autori (in ordine di “apparizione” lungo il pecorso):
1. Giò Pomodoro
2. Cordelia von den Steinen
3. Pietro Cascella
4. Mauro Berrettini
5. Riccardo Grazzi
6. Mattew Spender
7. Jean- Paul Philippe
8. Franco Adami
9. Justin Peyser
10. Joe Tilson
11. Viliano Tarabella
12. Girolamo Ciulla
13. Marcello Aitiani
14. Mino Trafeli
15. Nado Canuti
16. Mirella Forlivesi
17. Mauro Berrettini /Riccardo Grazzi – “Dedicata a una sua allieva”
18. Renato Corsi
19. Kan Yasuda
20. Ugo Nespolo
21. Georg Dietzler
22. Rinaldo Bigi
23. Kurt Laurenz Metzler
24. Lorenzo Nisi
25. Venturino Venturi
26. Sandro Chia
27. Jacopo Cascella
28.Daniel Couvreur
Ciascuno di loro ha interpretato il tema della seduta, della panchina, dello spazio per fermarsi e riflettere o per fermarsi e mirare. Ciascuno dei grandi artisti ha dato il suo unico contributo alla visione e all’interpretazione della bellezza e per la prima volta, tutti insieme, sono in un’unica grande collezione e in un luogo unico al mondo. La storia dei luoghi e della valorizzazione dei territori segna una tappa importante con il “Sentiero dell’Arte e dell’Anima “di Pienza.
Per gli allestimenti del “Sentiero dell’Arte e dell’Anima” hanno lavorato la società New Abitare srl e i professionisti, Fabrizio Casini, Luigi Elefante e Angelo Ruggiero.
L’evento inaugurale è stato realizzato con il contributo della Pro Loco Pienza e con il preziosissimo contributo dei partner Terrecablate, PB Finestre e Arredo Di Pietra di Enzo Giganti.
Lungo il Sentiero, una breve descrizione
Il Sentiero lungo circa 2,5 km ha inizio imboccando dalla piazza Pio II, il vicolo “Porta al Santo” dove il visitatore incrocia come prima opera quella di Giò Pomodoro, seguono le sculture di Cordelia von den Steinen, di Pietro Cascella e di Mauro Berrettini sotto l’abside del Duomo. Proseguendo poi lungo il percorso dell’orto Piccolomini si incontrano le opere di Riccardo Grazzi, di Spender, di Philippe. Giunti fuori dall’orto Piccolomini, il “pellegrino 4.0” incrocia l’opera di Adami. Risalendo la strada e proseguendo per via dell’Addobbo si giunge in piazza Dante Alighieri e di li imbocca prima il viale Santa Caterina e poi via delle Fonti, da qui, proseguendo verso la Pieve del Corsigliano, incrocia l’opera di Peyser e poi di Tilson, tra i maggiori esponenti della Pop Art britannica e poi la scultura di Tarabella. Proprio dalla parte opposta all’area famosa per le scene girate durante il set del “Gladiatore”, si incrocia la scultura di Ciulla. Proseguendo lungo un sentiero campestre si possono ammirare le opere degli altri maestri fra cui Aitiani, Trafeli e Canuti. All’incrocio di via Santa Caterina ci si può adagiare e riposare sulla scultura di Nado Canuti, e poi lungo la via romantica che conduce verso il cimitero, si incontrano le opere di Mirella Forlivesi, Renato Corsi. Nell’incrocio fra via santa Caterina e il Podere il Pino c’è la scultura firmata da Berrettini e Grazzi in memoria e ricordo di un’allieva del professore ed artista Mauro Berrettini. Il visitatore prosegue il suo percorso incrociando poi le sculture di altri artisti, ognuno di loro ha voluto lasciare un messaggio che spetta a ciascuno di noi interpretarlo. Ci sono ancora Kan Yasuda, Ugo Nespolo,Georg Dietzler, Rinaldo Bigi ,Kurt Laurenz Metzler, Lorenzo Nisi ,Venturino Venturi, Sandro Chia e Jacopo Cascella.
Il Sentiero termina presso il podere il Sasso con la scultura di Daniel Couvreur, che interpreta, con la sua “scultura – panchina” un sasso che dorme
Nello spirito di convivialità che intendiamo diffondere e condividere con i nostri ospiti, la grande cucina comune è il punto di incontro del mattino.
Qui, ogni giorno, verrà servita la colazione all’italiana, consumata tutti insieme intorno al tavolo dove una volta la nonna stendeva la pasta.